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I 3 motivi per cui è fondamentale analizzare ogni mese il prospetto della Centrale dei Rischi della Banca d’Italia

La Centrale dei Rischi (CR) gestita dalla Banca d’Italia offre importantissime informazioni sullo stato di salute dell’impresa e sulla sua capacità di accesso al credito.

I 3 MOTIVI PER CUI È FONDAMENTALE ANALIZZARE OGNI MESE IL PROSPETTO DELLA CENTRALE DEI RISCHI DELLA BANCA D’ITALIA

Cos’è la Centrale dei Rischi della Banca d’Italia?

La Centrale dei Rischi (CR), gestita dalla Banca d’Italia è un archivio di informazioni sui debiti di famiglie e imprese nei confronti del sistema bancario e finanziario.

Vi vengono rilevati tutti i debiti pari o superiori a 30.000 euro e questa soglia si abbassa a 250 euro se il debitore è in sofferenza, cioè il soggetto che abbia gravi difficoltà a restituire il proprio debito.

La Banca d’Italia comunica a tutte le banche l’indebitamento complessivo dei loro clienti, il tipo di finanziamento che hanno ricevuto e la regolarità o meno dei loro pagamenti.

Gli intermediari possono chiedere informazioni anche su soggetti non clienti ma che hanno presentato una domanda di finanziamento o stanno per rilasciare una garanzia e potrebbero, quindi, diventare loro clienti, esclusivamente per valutarne il merito di credito, cioè la capacità del cliente di rimborsare il finanziamento.

La Centrale dei Rischi ha l’obiettivo di:

  • migliorare il processo di valutazione del merito di credito: i dati della Centrale dei Rischi forniscono infatti la “storia creditizia” di un debitore, cioè la descrizione dei suoi comportamenti nell’ambito dei rapporti di finanziamento;
  • innalzare la qualità del credito concesso dagli intermediari;
  • rafforzare la stabilità del sistema finanziario.

La Centrale dei Rischi favorisce pertanto l’accesso al credito per la clientela “meritevole”: chi ha una buona “storia creditizia” è più facile che ottenga un finanziamento e a condizioni migliori.

È possibile ottenere gratuitamente un prospetto dei dati registrati a proprio nome nella Centrale dei Rischi presentando una specifica richiesta: ciò può avvenire a mezzo pec e in questo caso i tempi di attesa possono essere anche di trenta giorni, oppure attraverso il servizio online, accessibile con lo SPID, la carta d’identità elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), che fornisce un risultato immediato. Sempre attraverso il servizio online è possibile sottoscrivere un abbonamento gratuito annuale, che consente di ricevere automaticamente a mezzo pec i report ogni mese, non appena questi vengono aggiornati.

Valutare mensilmente i prospetti della Centrale rischi è estremamente importante e di seguito ne vedremo i motivi.

I 3 motivi per cui è fondamentale analizzare i report della Centrale dei Rischi

1. Autovalutazione del proprio rating creditizio

Il Fondo di Garanzia gestito da Mediocredito – Banca del Mezzogiorno S.p.A. eroga al sistema bancario garanzie pubbliche (in sostanza delle fideiussioni a carico dello Stato) a favore degli istituti che concedono finanziamenti alle imprese.

Per stabilire l’ammissibilità e la percentuale di copertura della garanzia pubblica il Fondo di Garanzia elabora un rating su due dimensioni: quella basata sulla situazione economico-finanziaria dell’impresa (“score finanziario”) e quella basata sui prospetti della Centrale dei Rischi degli ultimi sei mesi (“score andamentale”). Ovviamente anche le banche, nel determinare il rating prima della concessione di un credito, effettuano una valutazione analoga, anche se gli indici e i coefficienti utilizzati variano da banca a banca.

Mentre i sistemi di rating delle banche sono riservati, gli algoritmi del Fondo di Garanzia sono pubblici. Pertanto questo rating è importante non solo per valutare preventivamente ed autonomamente la capacità di accesso al credito, ma anche per analizzare in maniera oggettiva lo “stato di salute” della propria impresa, anche ai fini degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili di cui abbiamo già parlato nei social media e di cui torneremo ad occuparci nelle prossime settimane anche in questo blog.

2. Analisi della propria situazione debitoria

Il prospetto della Centrale dei Rischi fornisce una risposta a molte questioni importanti:

  • Quale andamento ha avuto l’importo utilizzato rispetto all’accordato operativo?
  • Quali banche e da quando superano la soglia di criticità (80% di utilizzo)?
  • Quali elementi (banche, durate, categoria di credito) sono maggiormente variati nell’ultimo anno/sei/tre mesi?
  • Quanti sono gli eventuali sconfini? Di che importo? Da quando e con che frequenza si sono manifestati?
  • Quali sono le eventuali sofferenze e quando e da chi sono state segnalate?
  • Qual è l’andamento degli eventuali crediti scaduti? Come si è evoluta la quota degli impagati?

Quest’analisi consente non solo di valutare la situazione finanziaria della propria impresa e le reali possibilità di accesso al credito, ma anche di capire se l’attuale mix di finanziamenti è adeguato dal punto di vista delle durate (debiti a breve e a medio lungo termine) e se i crediti concessi per la copertura del capitale circolante (sostanzialmente gli anticipi sulla fatture e le ricevute bancarie) siano sufficienti oppure se sia opportuno richiedere ulteriori finanziamenti in maniera da non superare sistematicamente le soglie di criticità nelle singole linee di credito (intorno all’80% di utlizzo).

Oppure, altra analisi estremamente importante, per capire se sia eventualmente opportuno modificare le scadenze con cui avvengono gli incassi e i pagamenti in ciascun mese, al fine di non concentrare l’utilizzo dei fidi all’ultimo giorno del mese, che è la data in cui vengono rilevati i dati per la Centrale dei Rischi.

3. Verifica della correttezza dei dati inseriti

Purtroppo capita qualche volta che le rilevazioni delle banche non siano corrette. L’analisi sistematica del prospetto della Centrale dei Rischi consente di individuare e sanare tempestivamente questi errori, che altrimenti emergerebbero solamente nel corso dell’istruttoria per una domanda di finanziamento, facendo perdere tempo prezioso: in questi casi, infatti, molte banche attendono l’emissione del prospetto del mese successivo per accertarsi che l’errore sia stato effettivamente corretto.

I 3 motivi per cui è fondamentale analizzare i report della Centrale dei Rischi – Rivolgiti a noi

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