I VANTAGGI DEL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ PER LE IMPRESE
Il bilancio di sostenibilità è uno strumento importante per le imprese che vogliono aumentare la competitività rispetto ai concorrenti, migliorare la propria reputazione, ridurre i rischi e accedere a finanziamenti ordinari ed agevolati.
Perché la rendicontazione di sostenibilità è importante?
In una situazione in cui le agevolazioni concesse a seguito della pandemia di Codid-19 stanno venendo meno, l’accesso al credito dipende sempre di più, e ancor più dipenderà in futuro, dalle valutazioni, più o meno formalizzate, che le banche effettuano sulla sostenibilità ambientale e sociale delle aziende loro clienti.
Infatti è ormai acclarato che la capacità di individuare, monitorare e gestire i rischi derivanti dagli aspetti ambientali e sociali rappresenti per le imprese una condizione di sopravvivenza nel medio-lungo termine e le banche, anche su impulso delle organizzazioni internazionali ed europee e soprattutto dei grossi investitori internazionali, non possono più essere indifferenti a tali aspetti. In effetti una netta decisione di natura politica, fatta propria anche dalle istituzioni europee, ha identificato nel settore finanziario il principale attore in grado di catalizzare lo sviluppo dei concetti della sostenibilità nei settori produttivi, ri-orientando i flussi di capitale verso investimenti sostenibili.
Peraltro è recentissima la riforma degli articoli 9 e 41 della Costituzione italiana in cui si introduce, tra i principi fondamentali, la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi e si prevede che l’iniziativa economica non possa svolgersi in modo da recare danno alla salute e all’ambiente e che la legge determini i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica possa essere indirizzata e coordinata ai fini ambientali.
A ciò si aggiunge anche l’evoluzione del quadro normativo europeo, che sta allargando la platea dei soggetti tenuti alla “rendicontazione non finanziaria” (il bilancio di sostenibilità) dagli attuali 11.600 a circa 49.000; questo vuole dire che, nelle diverse catene della fornitura, i sempre più numerosi soggetti obbligati richiederanno presto ai loro fornitori (che frequentemente sono PMI) di fornire una grande quantità di dati e informazioni sulla sostenibilità e di sottoporsi a meccanismi di accreditamento e valutazione sempre più articolati e stringenti.
Anche le imprese che si rivolgono direttamente, come produttori o rivenditori, al mercato finale sono fortemente coinvolte in questo trend, essendo in continuo aumento la sensibilità dei consumatori sui temi della sostenibilità (recenti indagini che hanno coinvolto quasi 90.000 millennial evidenziano che l’81% dei nati tra il 1980 e il 2000 è disposto a pagare di più per un abito di un’azienda attenta al tema della sostenibilità e ben il 50% degli intervistati non è disponibile a comprare prodotti di aziende che hanno tenuto comportamenti irresponsabili con impatti ambientali e sociali).
Pertanto, anche per le PMI, che non sono tenute a predisporre i bilanci di sostenibilità se non su base volontaria, i vantaggi di seguire quest’onda, anticipando i concorrenti, sono indubbiamente notevoli.
Ma cos’è il bilancio di sostenibilità?
Il bilancio di sostenibilità si articola su tre pilastri: ambientale, sociale e di governance, tanto che si parla anche di “bilancio ESG”, ove l’acronimo ESG sta proprio per “Environmental, Social e Governance”. In sostanza, tale rendicontazione permette di valutare come l’impresa coniugi il suo obiettivo principale, che resta la massimizzazione del profitto, con la sostenibilità ambientale (“E”) e sociale (“S”) e come essa sia organizzata (“G”) per il raggiungimento di tali finalità. Alla base vi è la consapevolezza che, come si è già detto, un’adeguata gestione dei rischi finanziari e non finanziari garantisca all’impresa la sopravvivenza e la prosperità nel medio-lungo termine.
L’elaborazione del bilancio di sostenibilità implica il coinvolgimento dei portatori di interessi che ruotano attorno all’azienda (i cosiddetti “stakeholder”) e ciò rappresenta per l’imprenditore un’ottima occasione per rafforzare le relazioni con i principali interlocutori con cui si trova ad operare e per migliorare l’immagine e la reputazione dell’azienda.
Scendendo un po’ di più nel dettaglio,
- la rendicontazione dell’aspetto ambientale (“E”) affronta, in base alla tipologia di azienda e al settore in cui opera, temi quali le tipologie di materie prime utilizzate, dell’energia, dell’utilizzo dell’acqua, della biodiversità, delle emissioni di gas serra, dei rifiuti, della conformità a leggi e regolamenti in materia ambientale, dell’orientamento all’economia circolare e del cambiamento climatico.
- la rendicontazione dell’aspetto sociale (“S”) affronta i temi attinenti alle condizioni di lavoro interne all’azienda, alle relazioni con l’ambiente esterno (diritti dei popoli indigeni, comunità locali, partecipazione allo sviluppo della politica pubblica), alla conformità a leggi e regolamenti in materia sociale ed economica, alla valutazione sociale dei fornitori e alla responsabilità di prodotto (salute e sicurezza dei clienti, marketing ed etichettatura, privacy dei clienti).
- la rendicontazione sulla governance (“G”) mette in luce l’insieme dei principi, delle regole e delle procedure che stanno alla base della gestione dell’azienda, in particolare con riferimento alla sostenibilità. Da questo punto di vista vengono rendicontati i principali aspetti relativi all’organizzazione: struttura, autorità, deleghe, responsabilità, coinvolgimento degli stakeholder, composizione e ruolo dell’organo amministrativo e criteri di nomina, valutazione delle performance, gestione dei rischi, ecc.
È un insieme di informazioni che può apparire molto vasto, ma in realtà nel redigere il bilancio di sostenibilità di un’azienda ci si deve concentrare solo su quei temi che nello specifico caso abbiano effettiva rilevanza in termini di impatto sugli aspetti ESG. Inoltre nella redazione del report si può fare rifermento a standard internazionali, elaborati per rendere i bilanci di sostenibilità confrontabili nel tempo e tra diverse imprese, che costituiscono al contempo un’utile guida per la rendicontazione.
I vantaggi del bilancio di sostenibilità per le imprese
Il bilancio di sostenibilità, al di là degli evidenti aspetti etici, rappresenta per l’imprenditore uno strumento molto utile per l’accesso al credito, per il miglioramento dei rapporti con i clienti e con gli altri portatori di interesse, per ottenere un vantaggio competitivo sui concorrenti, nonché l’occasione per analizzare e progettare azioni tali da garantire la sopravvivenza e la prosperità nel medio-lungo termine dell’azienda.
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