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Piano Transizione 5.0

PIANO TRANSIZIONE 5.0

Il 23 aprile scorso l’Assemblea del Senato ha approvato in via definitiva il Disegno di Legge di conversione, del D.L. n. 19/2024 (c.d. Decreto “PNRR”), prevedendo ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e introducendo il nuovo credito d’imposta Transizione 5.0. 

Il Piano Transizione 5.0 vuole sostenere tutte le imprese che, nel corso del 2024 e del 2025, andranno ad effettuare nuovi investimenti in strutture produttive, nel territorio italiano, inseriti in un contesto di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici, almeno pari al 3%, a livello di impresa, o al 5% per il processo produttivo interessato.

INVESTIMENTI AMMESSI

Gli investimenti ammessi saranno:

  1. In generale tutti gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa, di cui agli Allegati A e B alla Legge n. 232/2016 l0002016121100232, interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura;

Nello specifico:

  1. Rientrano nell’allegato B anche i software, i sistemi, le piattaforme o le applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati anche provenienti dalla sensoristica IoT di campo;
  1. I software relativi alla gestione di impresa se acquistati unitamente ai software, ai sistemi o alle Piattaforme
  1. Gli investimenti in beni materiali nuovi strumentali necessari all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta;
  1. Le spese per la formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento di competenze nelle tecnologie per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi, nel limite del 10% dell’investimento agevolabile e in ogni caso fino al massimo di 300.000 euro.

Per le PMI anche le spese sostenute per adempiere all’obbligo di certificazione ex ante ed ex post saranno riconosciute in aumento del credito d’imposta, per un importo non superiore a 10.000 euro.

Rientrano nell’agevolazione anche le spese sostenute per adempiere all’obbligo di certificazione della documentazione contabile (di cui si dirà a breve), riconosciute in aumento del credito d’imposta per un importo non superiore a 5.000 euro.

CREDITI D'IMPOSTA

  • I crediti d’imposta 5.0 spettano per gli investimenti effettuati negli anni 2024 e 2025 e gli investimenti dovranno essere completati tassativamente entro il 31 dicembre 2025.

Le aliquote dei crediti d’imposta 5.0 sono modulate in base alla riduzione dei consumi energetici e all’importo dell’investimento, nello specifico:

1.0 Nel caso di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva dal 3 al 6% o di riduzione dei consumi energetici dei processi interessati. dall’investimento dal 5 al 10%:

  • 35% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 15% del costo, per la quota di investimenti oltre i 2,5 e fino a 10 milioni di euro;
  • 5% del costo, per la quota di investimenti oltre i 10 milioni e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro;

2.0 Nel caso di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva superiore al 6% e fino al 10% o di riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento superiore al 10% e fino al 15%:40% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;

  • 20% del costo, per la quota di investimenti oltre i 2,5 e fino a 10 milioni di euro;
  • 10% del costo, per la quota di investimenti oltre i 10 milioni e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro;

3.0 Nel caso di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva superiore al 10% o di riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento superiore al 15%:

  • 45% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 25% del costo, per la quota di investimenti oltre i 2,5 e fino a 10 milioni di euro;
  • 15% del costo, per la quota di investimenti oltre i 10 milioni e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro.

Il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni, che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto.

 4.0 Per accedere al credito d’imposta però le imprese dovranno rispettare termini e adempimenti:

  • Presentazione, esclusivamente in via telematica, di un modello standardizzato che sarà messo a disposizione dal GSE, contenenteI
  • Il progetto di investimento con relativa documentazione;
  • Una apposita certificazione ex ante rilasciata da soggetto abilitato che dovrà attestare l’entità della riduzione dei consumi conseguibili tramite gli investimenti;
  • Inviare al GSE comunicazioni periodiche relative all’avanzamento dell’investimento ammesso all’agevolazione, secondo modalità che saranno definite con Decreto del MIMIT;
  • Comunicare il completamento dell’investimento ed il conseguimento dell’obiettivo di risparmio energetico conformemente a quanto previsto dalla certificazione ex ante e corredare tale comunicazione di apposita certificazione ex post rilasciata da soggetto abilitato;
  • Conservare, pena la revoca del beneficio, la documentazione idonea a dimostrare l’effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costi agevolabili;

5.0 Controllare che le fatture, i documenti di trasporto e gli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati contengano l’espresso riferimento alle disposizioni di cui all’art. 38 del D.L. n. 19/2024;

6.0 Adempiere ad un successivo onere di verifica, in quanto l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile, predisposta dall’impresa, devono risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti.

Per le imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti:

  • La certificazione dovrà essere rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale dei conti iscritti nella sezione A del registro di cui all’art. 8 del D.Lgs. n. 39/2010.

Come premesso anche le spese sostenute per adempiere all’obbligo di certificazione della documentazione contabile sono riconosciute in aumento del credito d’imposta per un importo non superiore a 5.000 euro.

Usufruire dei crediti d’imposta del piano 5.0

Il credito d’imposta potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione decorsi 5 giorni dalla regolare trasmissione, da parte di GSE all’Agenzia delle Entrate, entro la data del 31 dicembre 2025, presentando il modello F24 unicamente tramite i servizi telematici offerti.

L’ammontare del credito d’imposta utilizzato in compensazione non deve eccedere l’importo utilizzabilepena lo scarto dell’operazione di versamento.

Attenzione

Nel caso in cui i beni oggetto dell’agevolazione venissero ceduti a terzi o destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa, ovvero destinati a strutture produttive diverse, o ancora, nel caso in cui si tratti di beni in leasing, e non venisse esercitata l’opzione per il riscatto, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di completamento degli investimenti, il credito d’imposta sarà ridotto escludendo dall’originaria base di calcolo il relativo costo.

Il maggior credito d’imposta eventualmente già utilizzato in compensazione dovrà essere riversato dal beneficiario entro il termine per il versamento a saldo dell’imposta sui redditi senza applicazione di sanzioni e interessi.

Si tratta a parere di chi scriva di un’opportunità di crescita e di investimento di notevole portata che dovrebbe essere sfruttata dalle imprese intenzionate ad evolvere in dimensioni e qualità.

Ovviamente, come ormai accade per ogni agevolazione, gli adempimenti collegati potrebbero scoraggiare dall’intraprendere i progetti.

A tal fine lo studio si è strutturato per supportare tutte le esigenze, attraverso una piattaforma dedicata alla raccolta e all’analisi della documentazione necessaria.

I documenti una volta raccolti verranno fascicolati e vistati da un revisore legale dei conti e inoltrati al GSE.

Lo studio seguirà poi le fasi dell’agevolazione e la regolarità del credito e fascicolerà in base a strumenti dedicati tutta la pratica.

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